Diario del panico in quarantena 1
Ho pensato a fare dei post più piccoli e più frequenti perché
io e il mio panico abbiamo passato i primi giorni chiusi in casa a lamentarci. Ripetendo
diverse frasi in questo lamento, ma le più gettonate erano: tutto quello che
faccio è inutile/ non sono utile a nessuno. Fino a che A non mi ha detto: l’unica
persona che sta qui con te sono io e in questo modo sei inutile anche a me perché
ti lamenti sempre.
Quindi invece di lamentarmi ho iniziato a fare liste di cose
da fare. E una di queste è scrivere un piccolo diario. Magari a qualcuno è
utile. Magari è utile giusto al mio panico, ma sempre di qualcuno si tratta.
Le cose più rilevanti di oggi mi paiono le seguenti:
Abbiamo pranzato sul balcone perché finalmente c’era il sole
e io ho guardato ogni singola terrazza vicina e con mio immenso stupore solo
una era piena.
Ho chiamato una mia amica con la quale ci siamo confessate
di aspettare con ansia il momento in cui bisogna buttare l’immondizia per poter
uscire un attimo
Ho litigato con A perché lui litigava su whatsapp con un
amico inglese che diceva che tutta questa emergenza è esagerata. Io ci ho litigato
perché lui litigava e non mi sembrava un modo bello di passare il tempo, quello
di litigare su whatsapp, quindi ho pensato che così potesse litigare dal vivo
con me.
Il diario di oggi è questo. Il mio panico non so se sia
contento di questa cosa del diario, perché lui sotto sotto è un po’ pigro.
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